Dopo aver visto per intero il film, fqueste sono le mie conclusioni:
LA NARRAZIONE: sono omessi completamente elementi fondamentali per capire il protagonista. Quasi tutti gli avvenimenti sono omessi o narrati frettolosamente e con una sequenza caotica che rende impossibile la comprensione della storia.
Vallanzasca: qua c’e’ un centesimo di Vallanzasca, omettendo gran parte degli avvenimenti della vita del milanese e’ impossibile cogliere gli aspetti piu’ forti della sua personalita’. Nel film Vallanzasca appare semplicemente un criminale bello, duro, spaccone con una voce da cavernicolo dall’accento milanese. ……..Vallanzasca non c’e’….
GIUDIZIO: Il Vallanzasca di Placido e’ meno che il fantasma di se stesso, anzi e‘ un’offesa a Renato Vallanzasca.
Un buon film di gangster, niente di piu’.
Se volete conoscere per quel che e’ possibile Renato Vallanzasca leggete Il fiore del male, autobiografia scritta da lui e Carlo Bonini, libro estremamente piacevole da leggere (Vallanzasca sa scrivere) e soprattutto un personaggio dalla grandissima personalita’ che nulla ha a che vedere col film.
Stesso discorso vale per i ragazzi della batteria.
Altri fatti presenti sono completamente infondati.